Insegnare (in) Europa. Prospettive, metodologie, risorse per la storia
Dossier del n. 19 della rivista
A cura di Aldo Gianluigi Salassa e Igor Pizzirusso
La Summer School 2022 organizzata dall’Istituto Parri e dalla Rete nazionale degli Istituti della Resistenza ha messo al centro dell’attenzione la storia insegnata, assumendo come ipotesi il fatto che si tratti di un insegnamento in crisi d’identità in tutta Europa.
Eppure, guardando al nostro Paese, il contesto – a cominciare dall’ancora bruciante attualità della guerra – sembra aver risvegliato negli studenti e, più in generale nell’opinione pubblica, il bisogno di storia, da intendersi come richiesta di strumenti e basi culturali per comprendere un tempo presente che risulta di difficile decifrazione se non si fa riferimento al passato, anche lontano; se non si collocano gli eventi in una prospettiva temporalmente ordinata e sistemica.
Insieme all’insegnamento, peraltro, sono un po’ in crisi anche gli insegnanti, di storia.
Tirati da più parti per la giacchetta; richiesti, da parte di Istituzioni e società civile, di compiti crescenti nella formazione di cittadini responsabili, in grado di orientarsi nel mondo delle «post-verità», i docenti non possono non domandarsi: che fare? Per andare dove (anche oltre gli steccati disciplinari)? Con quali strumenti e obiettivi di apprendimento?
È su queste domande che la Summer School ha voluto riflettere.
Una sintesi dei risultati è nei contributi a seguire.
Tre questioni sull’insegnamento della storia in Europa e dell’Europa di fronte alle urgenze del presente
di Piero Simeone Colla
Oltre il Novecento? Scuola, storia e cittadinanza oggi
di Claudia Villani
Il ruolo della storia nella scuola di oggi: esperienze e riflessioni
di Paolo Ceccoli
Perché (provare ad) insegnare una storia globale?
di Enrico Acciai