Select Page

Ciak si gira la scuola del futuro: l’impegno costante del Ministero della Cultura per l’educazione all’immagine

Ciak si gira la scuola del futuro: l’impegno costante del Ministero della Cultura per l’educazione all’immagine
Abstract

Negli ultimi anni l’audiovisivo e il cinema come arte, patrimonio, linguaggio specifico sono entrati all’interno di molte scuole italiane di ogni ordine e grado su impulso e iniziativa del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’impegno finanziario e l’ideazione di specifiche progettualità hanno permesso di raggiungere alcuni risultati interessanti in termini di nuove metodologie didattiche e valorizzazione di un settore culturale troppo a lungo trascurato a scuola, essenziale in realtà nella trasmissione alle nuove generazioni di un sapere critico e trasversale. L’impatto del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (CIPS) è qui analizzato per far conoscere alcuni traguardi raggiunti, ma anche per incentivare e trasmettere in maniera capillare quelle che sono le possibilità offerte in termini di idee e risorse.

_____________________

In recent years, audiovisual media and cinema as art, heritage, and specific language have entered many Italian schools of all levels, on the impulse and initiative of the Ministry of Culture and the Ministry of Education and Merit. The financial commitment and the conception of specific projects have made it possible to achieve some interesting results in terms of new teaching methodologies and the enhancement of a cultural sector that has been neglected in schools for too long, but is actually essential in the transmission of critical and transversal knowledge to the new generations. The impact of the National Cinema and Images for Schools Plan (CIPS) is analysed here in order to raise awareness of some of the achievements, but also to incentivise and disseminate the possibilities offered in terms of ideas and resources.

 

Il cinema e la scuola

Il rapporto tra cinema e scuola è fondamentale per lo sviluppo del settore audiovisivo. Infatti, guardando al contesto europeo, in molti Stati l’insegnamento del linguaggio cinematografico è già parte integrante dei programmi scolastici e, dove non lo è, ormai da anni vengono destinate importanti somme di denaro pubblico per progetti che introducano il cinema a scuola. Nel contesto scolastico il mezzo audiovisivo si configura non solo come uno strumento didattico, ma anche come una lente di ingrandimento per la comprensione del mondo e un canale di avvicinamento per i giovani a questo settore industriale e creativo e alle sue specificità.

Negli ultimi anni anche l’Italia si è attivata in questo senso, con l’istituzione del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Si tratta di una manovra che permette di finanziare annualmente diverse progettualità, proposte sia da enti che da scuole, finalizzate a portare l’insegnamento del linguaggio all’interno delle scuole del territorio italiano grazie a percorsi formativi non solo teorici ma anche pratici.

Il primo passo per l’inclusione dell’educazione all’immagine all’interno delle scuole è l’attuazione della legge 107 del 2015, che porta il cinema e l’audiovisivo a pieno titolo all’interno dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado, non più come un semplice strumento didattico ma come disciplina specifica. Gli obiettivi dell’educazione all’immagine sono molteplici. Innanzitutto si tratta di contrastare l’analfabetismo iconico e contribuire alla creazione di una cultura audiovisiva comune, predisponendo ambienti di apprendimento per competenze che pongano al centro gli studenti e le loro attuali esigenze culturali e formative. In secondo luogo si vuole arrivare alla formazione di un pubblico maturo e consapevole, favorendo la comprensione critica del presente e la capacità di interagire in modo attento con tutte le nuove tecnologie di comunicazione, come i social network, che ogni giorno mettono i giovani a contatto con materiale audiovisivo nella forma di brevi video spesso realizzati dagli stessi ragazzi e ragazze.

Il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola

Il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola nasce proprio con l’idea di perseguire tali obiettivi, dando sistematicità ai programmi dedicati all’educazione alle immagini all’interno degli Istituti Scolastici italiani. Storicamente il suddetto Piano nasce come attuazione dell’articolo 27 comma 1 lettera i) della legge n. 220 del 14 novembre 2016 “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, che introduce il sostegno “al potenziamento delle competenze nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, nonché l’alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini”. La norma inoltre prevede che la dotazione finanziaria per questo scopo sia pari ad almeno il 3% della dotazione complessiva del Fondo per il Cinema e l’Audiovisivo e che vi sia una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. A questo proposito i due Ministeri sottoscrivono un Protocollo d’Intesa triennale il 2 marzo 2018, successivamente rinnovato con un nuovo Protocollo di tre anni firmato il 10 agosto 2021.

Tale documento pone le basi per la collaborazione tra i due Ministeri, in particolare delle due Direzioni generali interessate: Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, lato Ministero della Cultura, e Direzione Generale per la progettazione organizzativa, l’innovazione dei processi amministrativi, la comunicazione e i contratti, lato Ministero dell’Istruzione e del Merito. I due Ministeri si impegnano a produrre ogni anno un nuovo piano d’intervento seguendo le linee di guida generali determinate nello stesso Protocollo, che prevedono per esempio la promozione di attività finalizzate all’acquisizione delle competenze da parte del personale docenti delle scuole in modo tale che essi stessi possano svolgere una trasmissione consapevole dei saperi relativi all’audiovisivo. Altre azioni individuate dal Protocollo d’Intesa sono l’utilizzo del mezzo audiovisivo come strumento a supporto della didattica e la creazione di laboratori all’interno delle scuole destinati alla produzione filmica permettendo agli studenti di sperimentare tutte le fasi della creazione di un’opera audiovisiva. Infine si pongono come obiettivi a lungo termine di implementare stabilmente lo studio della storia del cinema e del linguaggio audiovisivo all’interno dei curricula delle scuole italiane di ogni ordine e grado, e di immaginare in futuro occasioni di Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) riferite all’industria audiovisiva. A quest’ultimo punto si lega uno dei tratti fondamentali dei progetti finanziati dal Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, ovvero la creazione di un ponte tra scuola e settore audiovisivo, infatti studenti e studentesse hanno la possibilità di entrare in contatto con tutti i ruoli che concorrono alla creazione di un’opera e di assistere a testimonianze di professionisti, scoprendo così i numerosi possibili spunti professionali all’interno dell’industria.

Il Tavolo di coordinamento

Oltre a definire le linee d’azione il Protocollo d’Intesa istituisce il Tavolo di Coordinamento presieduto dai due Direttori generali competenti e composto da due membri designati dal Ministero della Cultura e due membri designati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il documento prescrive anche l’utilizzo del portale ufficiale cinemaperlascuola.istruzione.it, un sito web dove è possibile navigare tra le diverse sezioni e restare aggiornati su tutto ciò che concerne il Piano. Si tratta di un ottimo strumento per poter diffondere comunicazioni istituzionali e dare notizia circa le attività svolte dai progetti finanziati, e in generale novità legate all’educazione all’immagine nelle scuole. Il portale è poi completato da altre due sezioni, una contenente una raccolta di eventi (festival, rassegne, fiere) dedicati all’educazione all’immagine e l’altra delle schede di approfondimento che raccontano i vari progetti finanziati nel corso degli anni dal Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola.

La prima edizione parte nel 2017 e copre due anni scolastici, il 2017/2018 e il2018/2019. La seconda edizione, in totale continuità con gli obiettivi della prima, si svolge l’anno successivo, nel 2019/2020. Le due edizioni inaugurali vedono finanziati circa 800 progetti, grazie a uno stanziamento di risorse pari a 37,5 milioni di euro, e raggiungono 700mila studenti provenienti da 6.800 plessi scolastici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Durante entrambe le annate tutte le iniziative sostenute hanno coinvolto numerose sale cinematografiche, favorendo una stretta collaborazione tra il mondo della scuola e il settore dell’esercizio, in ottemperanza a uno degli obiettivi del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola che prevede di promuovere presso i giovani l’importanza di recarsi in sala. Tale scopo diventa ancora più fondamentale dopo i due anni complicati vissuti a causa della pandemia di Covid-19, che ha portato alla chiusura di numerose sale cinematografiche e ha visto le nuove generazioni allontanarsi forzatamente dalla fruizione al cinema. L’esito è appunto quello di una generale abitudine a consumare prodotti audiovisivi principalmente all’interno del proprio nucleo domestico, motivo per cui i progetti finanziati dal Piano diventano importanti opportunità per far riscoprire a ragazzi e bambini l’esperienza in sala.

Dal Covid al post-Covid

La pandemia tuttavia, ha colpito pesantemente non solo il settore dell’audiovisivo, ma anche il mondo della scuola, che si è trovato estremamente in difficoltà nel confrontarsi con la novità della Didattica a Distanza. Tale situazione ha imposto una brusca frenata alle attività finanziate dal Piano Nazionale, tanto che per due anni scolastici consecutivi non sono stati emessi finanziamenti. Solo nel 2022, una volta rientrata l’emergenza sanitaria, il Piano è ripartito con la sua terza edizione, dedicata all’anno scolastico 2022/2023, e sostenuta da un budget pari a 54 milioni di euro, comprendente le risorse già stanziate per gli anni 2020 e 2021 ma bloccate dalla pandemia. Alla chiusura dei bandi di questa edizione sono risultati destinatari di un finanziamento ben 701 progetti su un totale di 1.058 istanze ricevute, allocando circa 45 milioni di euro di risorse.

CinemaScuola LAB e Visioni Fuori-Luogo

Grazie a questo ingente stanziamento di risorse è stato possibile promuovere 526 iniziative proposte direttamente dalle istituzioni scolastiche, singole o organizzate in rete, attraverso un bando ad hoc, con linee di azione distinte a seconda delle attività e dei destinatari. La prima linea “CinemaScuola LAB” ha previsto due azioni specifiche in base al grado delle scuole beneficiarie: una dedicata a scuole primarie e dell’infanzia e l’altra indirizzata a scuole superiori di primo e secondo grado. Sono state finanziate rispettivamente 89 iniziative nel primo caso e 324 nel secondo.

I progetti presentati all’interno della linea “CinemaScuola LAB” hanno previsto attività didattiche e laboratoriali finalizzate ad accrescere e fornire a studenti e studentesse le conoscenze teoriche e pratiche riguardo alle diverse fasi di realizzazione di un’opera audiovisiva, con il supporto e la guida di uno o più esperti del settore. In particolare gli obiettivi di tale azione sono stati quelli di avvicinare lo studente alla conoscenza critica del linguaggio cinematografico, oltre a far comprendere le diverse competenze che sono alla base della realizzazione di un prodotto audiovisivo, che è sempre il risultato di un lavoro di squadra che mette in gioco molteplici professioni e mestieri.

“Visioni Fuori-Luogo” è stata invece la linea indirizzata specificamente a scuole situate in aree a rischio, aree periferiche e nelle zone più disagiate del Paese. I 113 progetti finanziati hanno unito l’insegnamento del linguaggio audiovisivo all’analisi del territorio di appartenenza del plesso scolastico. Lo scopo è stato quello di ottenere come risultato finale la produzione di un’opera audiovisiva originale (cortometraggio, mediometraggio, lungometraggio, serie tv, web serie e videogioco), prodotta da studenti e studentesse dietro la guida e l’insegnamento di professionisti del settore, in grado di rappresentare il presente della propria realtà territoriale. Il coinvolgimento attivo in ogni fase di ragazzi e ragazze si è unito ad un’attenzione critica verso il proprio contesto culturale, paesaggistico, sociale di riferimento.

I progetti di rilevanza territoriale e nazionale

Accanto alle linee indirizzate direttamente agli istituti scolastici il Piano ha previsto altri due bandi per “Progetti di rilevanza territoriale” e “Progetti di rilevanza nazionale” rivolti a enti di promozione del cinema e dell’audiovisivo, singoli o organizzati in rete.
I progetti di rilevanza territoriale finanziati sono stati 150, tutte iniziative che hanno previsto percorsi di educazione all’immagine e di formazione del pubblico rivolti a studenti e docenti, nella forma di festival, rassegne, premi, concorsi e altri tipi di manifestazione unite a incontri didattici e laboratoriali. Questa specifica linea ha permesso di avviare o sedimentare un rapporto di collaborazione tra l’istituto scolastico e gli enti culturali del suo territorio, portando studenti e studentesse a conoscere realtà attive nelle loro zone a cui riferirsi anche una volta terminata l’iniziativa specifica.

La linea “Progetti di rilevanza nazionale” era invece rivolta solo a soggetti con solida organizzazione ed esperienza, per garantire un’azione didattica di elevata qualità a livello transregionale, con l’obiettivo raggiungere aree interne del paese lontane dai grandi centri metropolitani. Per questo motivo tutti e 13 i progetti vincitori sono stati proposti da organizzazioni di comprovata esperienza e dotate di una struttura tale da poter garantire un significativo grado di pervasività territoriale e un ragguardevole standard qualitativo delle attività formative. L’estensione territoriale dei progetti cosiddetti nazionali variava da un minimo di 5 regioni coinvolte a un massimo 15, per un totale di 495 comuni raggiunti, 1.244 plessi coinvolti per una popolazione studentesca partecipante di 173.522 a cui si aggiungono 12.542 docenti.

Progetti innovativi di carattere sperimentale

La terza edizione del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola ha incluso infine anche un bando dedicato a “Progetti innovativi a carattere sperimentale per la promozione di nuove metodologie didattiche finalizzate all’educazione all’immagine”. Si tratta di una linea volta al finanziamento di progetti di portata nazionale che sperimentano nuove metodologie didattiche per l’educazione all’immagine, rivolti a docenti e studenti di scuole di ogni ordine e grado. Al termine della fase di valutazione sono risultati vincitori del bando 12 progetti con un’allocazione di risorse pari a circa 1,5 milioni di euro. Beneficiari del contributo sono: Enti Pubblici nazionali e Fondazioni attive in ambito nazionale con pluriennale esperienza nella promozione dell’educazione all’immagine, e associazioni di categoria che operano a livello nazionale con finalità statutaria o attività principale la promozione del cinema e dell’audiovisivo, con particolare riferimento all’educazione all’immagine per le scuole.

Qualche dato utile

In totale, tutti i progetti finanziati con la terza edizione del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola hanno raggiunto 646.601 studenti e studentesse in tutta Italia, pari a circa il 7,6% della popolazione studentesca. Questa la suddivisione: 42.862 in scuole dell’infanzia, 157.769 in scuole primarie, 176.841 in scuole secondarie di primo grado e 268.634 in scuole secondarie di secondo grado.

Importante sottolineare anche il robusto coinvolgimento delle sale cinematografiche nei progetti finanziati, con l’evidente scopo – già sottolineato in precedenza – di riportare il pubblico al cinema  dopo la crisi dovuta alla  pandemia: circa l’88% delle iniziative finanziate ha coinvolto – a vario titolo – un totale di 1.608 sale distribuite su tutto il territorio nazionale, dalle grandi città ai piccoli  paesi. Si riscontra dunque la tendenza, comune alla quasi totalità dei progetti, a voler trasmettere a ragazzi e ragazze l’importanza di vedere i film nel luogo più appropriato, il cinema appunto, facendo provare loro le emozioni derivanti da un’esperienza di visione condivisa e non individuale come avviene ad esempio sulle piattaforme di streaming.

Un altro dato su cui è interessante focalizzarsi è il ruolo dei videogiochi all’interno dei progetti, infatti, in fase di candidatura, ben 94 progetti tra quelli finanziati (circa il 14% del totale) hanno dichiarato di voler utilizzare videogame all’interno dei percorsi proposti. Si tratta di un focus importante perché a oggi il ramo produttivo dedicato ai videogiochi è il meno conosciuto e strutturato dell’industria audiovisiva italiana, ed è uno strumento scarsamente utilizzato all’interno delle scuole. Uno degli obiettivi a lungo termine del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola è proprio quello di approfondire l’area dei videogiochi, dimostrandone il valore educativo quando a docenti e studenti vengono forniti gli strumenti corretti per poterli usare in ambito didattico.

Le azioni trasversali di sistema

Accanto a tutte queste linee di finanziamento dedicate direttamente ai progetti nelle scuole, una parte del budget complessivo del Piano viene dedicato a quelle che sono definite “azioni trasversali di sistema”. Trattasi di iniziative di tipo tecnico-organizzativo volte a migliorare l’efficacia del Piano. Tra queste, vi è il costante aggiornamento della già menzionata piattaforma web cinemaperlascuola.istruzione.it, che funge da contenitore di tutte le iniziative di promozione del linguaggio cinematografico in ambito scolastico. Il ruolo redazionale del sito web si lega all’azione dedicata al piano di comunicazione, che prevede infatti di potenziare la promozione delle attività svolte sensibilizzando enti e scuole riguardo le opportunità offerte dal Piano, in modo tale da garantire un’ adeguata pervasività delle informazioni su tutto il territorio nazionale.
Sempre legata al tema della comunicazione vi è un’altra linea d’azione, contemplata anche dal Protocollo d’Intesa tra i due Ministeri, dedicata alla Giornata Nazionale del Cinema per la Scuola.

L’azione prevede l’ideazione e l’organizzazione di una giornata promozionale dedicata al Piano con cadenza annuale, dando vita a un appuntamento destinato a studenti, docenti ed operatori del settore. Si ha così l’occasione di creare un momento di incontro durante il quale poter organizzare masterclass dedicate all’educazione all’immagine, presentare i nuovi bandi, analizzare i risultati e gli esiti dell’edizione precedente, oltre a dare vita a un ambiente che faciliti il contatto tra personale scolastico e professionisti del settore.

Le Giornate nazionali del Cinema per la scuola

La prima edizione di queste giornate è stata tenuta nel 2023, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e con l’Istituto Comprensivo Statale “Giuliana Saladino” di Palermo. L’evento si è svolto a Palermo nei giorni 16, 17 e 18 ottobre, con un’anteprima dei lavori nella serata del 15 ottobre, presso i Cantieri Culturali alla Zisa. Le tre giornate rivolte a docenti e dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado di tutt’Italia hanno previsto:

  • 17 seminari e laboratori tenuti dai principali operatori del settore che hanno realizzato progetti nazionali e innovativi nell’ambito del Piano, fra i quali ACEC, ANEC, AGIS, Anica Academy, Cineteca di Bologna, Cinemovel, Fondazione Cineteca Italiana, Fondazione Golinelli, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Modena Arti Visive, Giffoni, Istituto Antonioni, Istituto Centrale Beni Sonori e Audiovisivi, Playtown, Università Milano Bicocca, Zalab;
  • 2 laboratori di progettazione partecipata tenuti dai Ministeri, uno dedicato agli operatori di educazione visiva a scuola per il progetto di formazione rivolto ai docenti ed uno rivolto al personale scolastico in merito alle procedure contabili e amministrative per la gestione dei progetti realizzati nell’ambito dei bandi;
  • 3 masterclass con Giovanni De Luna, Stefano Laffi e Pasquale Scimeca;
  • 5 proiezioni, seguite dall’incontro con i registi: il 15 ottobre, in preapertura, c’è stata la proiezione di Diario di un maestro in occasione dei 100 anni di Vittorio De Seta e un incontro con Salvo Ficarra e Valentino Picone; il 16 ottobre è stato il turno de Il cerchio e dell’incontro con Sophie Chiarello e di Comandante, con l’incontro con Edoardo De Angelis (in entrambi i casi la moderazione era affidata a Piera Detassis); il 17 ottobre L’ultima volta che siamo stati bambini e l’incontro con Claudio Bisio e il 18 ottobre Io capitano e l’incontro al quale parteciperanno Matteo Garrone e il cast del film.
Monitoraggio e assistenza tecnico-amministrativa

A completare le azioni trasversali vi è la linea dedicata al “monitoraggio e assistenza tecnico-amministrativa” che prevede una serie di attività di assistenza, ricerca, monitoraggio e accompagnamento alla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo con l’obiettivo di monitorare i progetti sostenuti per valutarne la coerenza rispetto agli obiettivi formativi previsti dalla normativa nazionale e di misurare i risultati raggiunti e rafforzare la capacità istituzionale. In questo modo è anche possibile verificare periodicamente lo stato di avanzamento dei progetti, valutare gli impatti della politica sull’educazione all’immagine e individuare gli interventi più efficaci e di migliore impatto rispetto agli obiettivi delle politiche promosse. In generale queste attività di monitoraggio e assistenza permettono un costante rafforzamento delle politiche legate al Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, portando a un aggiornamento costante dei bandi e delle linee d’azione in modo tale che gli obiettivi predisposti siano più efficacemente raggiunti.

La quarta edizione del Piano

Recentemente nel corso dell’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, si è tenuto un evento durante il quale è stata ufficialmente annunciata la quarta edizione del Piano confermando la pubblicazione dei nuovi bandi sul portale cinemaperlascuola.istruzione.it e sui siti web ufficiali dei due Ministeri coinvolti. I tre bandi sono stati pubblicati a inizio ottobre e l’apertura della piattaforma per le candidature è avvenuta il giorno 20 dello stesso mese, restando aperta fino al 15 dicembre 2023 per progetti presentati da enti e fino al 12 gennaio 2024 per progetti presentati direttamente dalle scuole. Le proposte progettuali per tutti e tre i bandi devono prevedere iniziative da svolgersi, a pena di inammissibilità, negli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025.

Per questa nuova edizione vengono confermate le stesse linee di azione previste per la precedente, oltre a eventuali azioni di natura sperimentale quali progetti speciali di interesse istituzionale e di educazione all’immagine legati a settori a elevato tasso di innovazione, come Serious Game e Animazione. Inoltre è dato un forte impulso alla linea dedicata alla formazione dei docenti, come espressamente previsto dall’Atto di Indirizzo del Ministro della Cultura del 13 gennaio 2023 relativo al triennio 2023-2025 che prevede proprio di “rafforzare il Piano Nazionale Cinema e Immagini nelle scuole e, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, potenziare le attività di formazione degli insegnanti, rendendo strutturale l’utilizzo del linguaggio cinematografico nei piani scolastici”. La menzione diretta del Piano all’interno di un documento importante come l’Atto di Indirizzo sottolinea ancora una volta la centralità di questa politica e l’intenzione a farla proseguire per i prossimi anni.
Il budget complessivo provvisorio a disposizione per questa nuova edizione del Piano Nazionale è pari 22,4 milioni di euro derivanti dalle risorse allocate dal decreto di riparto della Legge cinema e Audiovisivo relativo al 2023, a cui si aggiungeranno ulteriori risorse non spese nell’edizione precedente, ancora in corso di quantificazione ma comunque significative. Tale impegno permette di erogare un contributo massimo per singolo progetto pari a 300mila euro nella linea di rilevanza nazionale, pari a 150mila euro nel caso dei progetti di rilevanza territoriale e pari a 80mila euro nel caso delle linee che hanno le scuole come beneficiarie del contributo, con l’eccezione dei progetti proposti nella linea visioni fuori luogo che prevedono la realizzazione di un lungometraggio che potranno chiedere un contributo massimo di 150mila euro.

In armonia con le annate precedenti, anche questa edizione del Piano prevede di continuare le attività di comunicazione e monitoraggio, rendendole omogenee e coordinate a livello nazionale così da ottenere dati sempre più accurati e utili.

Tra le novità più importanti introdotte con i nuovi bandi vi è il requisito più stringente per i progetti di rilevanza nazionale, che devono prevedere di operare in almeno 5 regioni coinvolgendo almeno 50 plessi scolastici di cui almeno 5 per ciascuna regione e impegnarsi a raggiungere comuni anche al di fuori di aree metropolitane e capoluoghi di provincia e regione. In aggiunta è stato posto un limite al numero di incarichi che può assumere un responsabile scientifico di progetto ed è stata limitata anche la partecipazione di enti a più progetti sia in qualità di capofila sia in qualità di partner. Inoltre viene ribadita ancora una volta l’importanza del ruolo centrale di studenti e studentesse nella realizzazione di un’opera audiovisiva all’interno dei progetti.

I nuovi bandi sono consultabili all’interno della sezione dedicata sul portale web ufficiale del Piano.

Tutto ciò significa che il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola intende proseguire cercando anche nei prossimi anni di portare la cultura dell’audiovisivo verso le nuove generazioni facendo loro scoprire, riscoprire o approfondire un mondo che offre infinite opportunità non solo dal punto di vista culturale e personale ma anche dal punto di vista professionale. Un’opera audiovisiva, se vista con occhi consapevoli e critici, può essere uno strumento per capire sé stessi e il mondo che ci circonda ed è questo che l’educazione all’immagine nelle scuole vuole portare a ragazzi e ragazze perché diventino adulti preparati per affrontare la vita che li aspetta e magari adulti appassionati di cinema o addirittura in futuro figure professionali dell’industria audiovisiva.

Supporto editoriale Nicolò Pizzin

Dati articolo

Autore:
Titolo: Ciak si gira la scuola del futuro: l’impegno costante del Ministero della Cultura per l’educazione all’immagine
DOI:
Parole chiave: , , ,
Numero della rivista: n.21, giugno 2024
ISSN: ISSN 2283-6837

Come citarlo:
, Ciak si gira la scuola del futuro: l’impegno costante del Ministero della Cultura per l’educazione all’immagine, Novecento.org, n.21, giugno 2024.

Didattica digitale integrata