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L’insegnamento della storia in Germania e gli strumenti a disposizione dei docenti

Il sito historicum.net

Abstract

Il sito historicum.net è un portale web, curato dall’associazione degli storici tedeschi, che dedica grande attenzione alla didattica. L’articolo analizza i contenuti del portale, mettendo in evidenza i materiali che sono offerti ai docenti delle scuole e dell’Università per la loro ricerca e per la loro attività didattica.


Nel suo contributo sull’insegnamento e la ricerca didattica della storia in Germania, apparso su questa stessa rivista, Alessandro Cavalli citava il sito “semi-istituzionale” che i docenti di storia tedesca hanno a disposizione per aggiornarsi online sulla ricerca e didattica della storia: historicum.net. Siamo andati a navigare nel sito per comprendere quali strumenti sono disponibili per il docente di storia in Germania, sia a che operi a livello scolastico, sia che sia un docente universitario.  Sono quasi tutti a libero accesso. Ci aiutano a immaginare che cosa in Italia occorrerebbe fare, per supportare concretamente gli insegnanti di storia nel loro lavoro.

L’apertura del sito e la sezione tematica

La pagina iniziale ci informa che si tratta di un sito che offre informazioni per la scienza storica e che ha come suo scopo sia l’aggiornamento della ricerca storica che quello della didattica. Il sito è curato in particolar modo dall’Università di Colonia (che, come diversi altri Atenei, offre un corso di laurea specialistica in Storia e Didattica della Storia), dal Deutsche Forschungsgemeinschaft (una sorta di CNR tedesco con compiti più estesi) che ha una sezione che si dedica a progetti concernenti la ricerca storica e dalla Biblioteca Nazionale della Baviera di Monaco che fornisce agli utenti che sono accreditati l’accesso alle fonti e alle banche dati online.

Piuttosto spartano nella grafica, la pagina iniziale propone all’inizio un indice di quello che viene offerto e nella colonna a destra gli argomenti storici che sono oggetto di indagine del sito stesso e che sono divisi essenzialmente in tre sezioni, due tipo cronologico ed una di tipo tematico. Le due sezioni cronologiche corrispondono ad una divisione ideale tra storia moderna e storia contemporanea. La sezione, tematica invece, è dedicata ai classici delle scienze storiche. Aprendo questo link si arriverà ad una pagina dove vi è la presentazione di diverse figure di storici che hanno dato un contributo significativo allo studio della storia. Ogni profilo è fatto di una breve presentazione, cui segue una bibliografia essenziale e un sitografia nella quale gli utenti possono trarre utili informazioni. Il range di nomi presenti fa pensare anche alla impostazione abbastanza teorica delle scienze storiche in Germania, visto che accanto alcuni degli storici più importanti (Bloch, Braudel ad esempio) vi sono anche nomi di filosofi e sociologi (Weber e Benjamin).

Le sezioni del sito: le tematiche

Il sito è poi diviso in cinque aree tematiche: temi, ricerche, didattica, bibliografia e e-studies. La sezione dedicata agli argomenti ha degli approfondimenti tematici da cui si può accedere a materiali che sono utili soprattutto per la ricerca storica, ma anche per la creazione di un curricolo di storia. Tra i temi proposti siamo andati a vederne due. Il primo riguarda la storia internazionale. Vi si legge che la Germania si è occupata poco di storia internazionale (come è accaduto nei curricoli di quasi tutte le nazioni europee) e che, perciò, si offrono materiali non semplicemente sulla storia delle relazioni internazionali, ma anche sulla storia culturale e su quella economica e sociale planetaria. La sezione offre agli studiosi una guida bibliografica nella quale, tramite una serie di articoli messi a disposizione, si discute delle più importanti pubblicazioni in lingua tedesca sull’argomento; una cronologia che racchiude in una tabella i maggiori argomenti di storia internazionale (il punto di partenza è la Rivoluzione Francese e si arriva sino al 2006) che si possono affrontare in classe; una bibliografia ragionata di testi storiografici sugli argomenti (da cui si può desumere che, per la storiografia tedesca, grande rilievo è dato alla guerra fredda ed al suo termine); una serie di materiali di vario tipo che vanno da articoli a tabelle statistiche sui dati economici dei Paesi europei, al tempo della Guerra Fredda. I materiali sulla storia internazionale sono tutti interni al sito con rimandi a siti esterni solo per quanto riguarda i materiali.

Nel caso invece di un argomento importante per la storia italiana come il Risorgimento, il portale rimanda direttamente ad un link con il sito risorgimento.info elaborato dal gruppo tedesco dell’Istituto di Storia del Risorgimento a Roma. Il sito è organizzato in maniera similare al sito interno ed offre una serie di strumenti che servono per approfondire da un punto di vista storico e storiografico l’argomento. Benché questa parte non sia strettamente didattica i materiali proposti possono anche avere una ricaduta didattica e potrebbero in alcuni casi essere utilizzati anche in una scuola secondaria (le statistiche di cui abbiamo parlato prima potrebbero essere ben utilizzate per un percorso comparativo di storia economico-sociale in Europa).

Le altre sezioni: la ricerca

Questa  sezione è organizzata secondo una serie di sotto-motori di ricerca, legati alla Biblioteca Statale di Monaco che permettono di trovare materiali bibliografici e fonti storiche primarie su internet. Nella videata di apertura sono presenti quattro ricerche su tematiche principali che sono la storia d’Europa, quella tedesca, un motore di ricerca dedicato alla Prima guerra mondiale e uno ai materiali web (distinti dai testi a disposizione nelle biblioteche tedesche).

Un ricercatore di storia, quindi, ha a disposizione tutta una serie di opzioni per trovare materiali di approfondimento che possono servire per una ricerca storica, ma che potrebbero essere utilizzati anche nel campo didattico. Nella stessa sezione si può procedere ad una ricerca sulle istituzioni che in Germania si occupano di storia (dai Dipartimenti universitari, agli Istituti indipendenti, agli archivi ed alle biblioteche), alla consultazione di riviste dedicate alla storia, alla presentazione di fonti già disponibili in maniera digitale. Un portale ampio che permette di ricevere diverse informazioni.

La didattica della storia

La sezione centrale per i nostri interessi è quella concernente la didattica della storia. Aprendola ci si trova di fronte a due percorsi: quello della Conferenza biennale di didattica della storia e quello della banca dati dei materiali concernenti la didattica. Aprendo l’icona sulla Conferenza, in realtà ci troviamo nella parte del portale dedicata all’Associazione degli insegnanti che si occupano di didattica della storia. Accanto ad alcune indicazioni sul perché dedicarsi alla ricerca didattica, la prima schermata offre una serie di notizie sui futuri incontri che si terranno nel corso dell’anno. Sono poi presenti gli indici dei numeri della rivista sulla didattica della storia, di cui alcuni sono consultabili. Risulta interessante vedere anche quali sono stati gli argomenti trattati nelle varie conferenze e l’attenzione che è data, simultaneamente, sia allo sviluppo delle competenze che a quella dei contenuti che non sono mai disgiunti tra loro. Lo “Zeitschrift für Geschichtdidaktik” è arrivato al suo sedicesimo anno e propone ogni anno un numero monografico. L’ultimo è dedicato alla storia culturale ed allo spazio che deve avere nei curriculi proposti agli studenti. La rivista annuale ha anche dei supplementi dedicati a problematiche specifiche. Il sito propone il link alla casa editrice, dove, oltre che l’indice e la possibilità di acquistare il testo, è consultabile anche un estratto dello stesso. Sempre nella stessa sezione si possono trovare informazioni sui docenti e le istituzioni universitarie che in Germania si occupano di didattica della storia ed anche un elenco di istituzioni estere (per l’Italia sono presenti, anche se non aggiornate, le università dove ci sono o ci sono state cattedre di didattica della storia: si può notare le sproporzione, notando che in Germania quasi ogni Ateneo principale si occupa o di didattica o di uso pubblico della storia).

I giovani ricercatori

Uno spazio particolare è anche dato ai lavori fatti da giovani ricercatori nel campo della didattica della storia. Oltre la possibilità di richiedere sovvenzioni per la stampa dei propri lavori, il sito, per favorirne la diffusione, provvede anche uno spazio per elencare le tesi di dottorato in didattica della storia e, accanto al convegno biennale dell’associazione, vi è anche una conferenza per giovani ricercatori organizzata dalla stessa associazione. Del convegno giovanile di Berlino sono presenti anche i poster che hanno dato conto delle ricerche in corso, fatte da giovani studiosi, direttamente nelle scuole.

A titolo esemplificativo ne illustriamo due che sono liberamente scaricabili dal sito. Nel primo poster è presentata una ricerca di comparazione sulla capacità concettuale che si conferisce agli alunni insegnando la storia in inglese piuttosto che in tedesco, prendendo in esame una serie di libri di testo ed un particolare argomento che è l’imperialismo in età bismarckiana.

Il secondo poster è la sintesi di una presentazione in Power Point in cui si analizza una ricerca ed una proposta didattica fatta sulla comprensione delle cause della Prima Guerra Mondiale, mettendo in evidenza la complessità di spiegare e (soprattutto di assimilare) una spiegazione di tipo multicausale.

La tipologia delle attività di ricerca mostra anche un approccio cognitivista molto forte nella didattica della storia tedesca e, inoltre, una ricerca di formazione di un pensiero critico piuttosto pronunciata.

Altri poster e proposte e resoconti sintetici della ricerca didattica possono essere trovati sulla sezione del sito dedicato alle ricerche giovanili.

La banca dati didattica

Nella sezione delle banche dati vi sono collegamenti alle raccolte dei libri di testo storici, a cura di tre diverse biblioteche universitarie, dove possono essere consultate: le banche dati differiscono anche per tipologia. Dall’università di Münster è possibile scaricare le bibliografie in formato pdf, mentre le riviste sono consultabili online. Non mancano poi i link alle riviste internazionali di didattica della storia più importanti (come History Teacher o l’International Journal of History Learning).Sono infine presenti anche i link ai podcast, che possono contenere materiali di tipo storico e storiografico utili per l’insegnamento.

L’altra sezione dedicata alla didattica è l’Index Didacticorum. Si tratta di uno strumento di ricerca bibliografica per l’insegnamento della storia, tenuto abbastanza aggiornato, che ha in sé delle schede concernenti i materiali utili per lo studio della didattica della storia. La ricerca delle schede dei materiali (che possono essere articoli, libri, ma anche mezzi multimediali) può essere fatta o tramite le sezioni principali che sono presenti in un’apposita tendina alla sinistra dello schermo, oppure tramite i tags che sono presenti nella colonna destra dello schermo.

La storia in digitale

Il sito si chiude con la sezione e-studies. Qui si ritrovano, in una nuova disposizione, le informazioni che già si potevano ricavare dal sito; ma, in più, si presentano dei tutorials per i ricercatori di storia e di didattica della storia, che possono essere utili per lavorare sui mezzi digitali con la storia. La convinzione di fondo, che ne traspare, è che la digital history è un campo di ulteriore espansione, una sezione di eXchange. Perciò, si organizzano forum tra storici e la sezione epublished, dedicata alla pubblicazione di fonti che sono reputate importanti per la ricerca storica in Germania e che potrebbero anche essere utilizzate (in alcuni casi) come fonti per la didattica della storia nelle scuole e nell’università.

In conclusione. La “filosofia” di questo portale mostra che in Germania si pensa che l’insegnamento sul campo debba essere collegato strettamente sia con la ricerca storico-didattica, sia con la ricerca storico-scientifica. La sua ricchezza indica che non si tratta di un portale che accoglie materiali e interessi “di risulta”, ma che, al contrario, vi è una ricerca viva che lo alimenta di opere originali. Per questi motivi, al di là della sua utilità all’interno della comunità docente tedesca, esso è un modello interessante anche per le altre comunità nazionali.