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Le scuole e le vestigia della Grande Guerra

Le scuole e le vestigia della Grande Guerra

Corso di formazione per docenti

            In provincia di Mantova, non meno che in moltissime altre realtà italiane, sono presenti numerose importanti vestigia della Prima guerra mondiale: monumenti, lapidi, cappelle, parchi e viali delle rimembranze. Stanno inoltre venendo alla luce moltissime testimonianze scritte – lettere, diari, memorie – fotografie e cimeli di combattenti e di loro familiari o corrispondenti.

            L’Istituto mantovano di storia contemporanea ha avviato un progetto di censimento e valorizzazione delle memorie materiali e di un archivio digitale delle testimonianze della Grande Guerra in territorio mantovano, al quale si affianca un itinerario specifico per il coinvolgimento delle scuole in progetti finalizzati alla ricerca, alla conoscenza e alla valorizzazione di tali memorie allo scopo di trovarvi temi e motivazioni per far crescere la cultura della pace e della pacifica convivenza fra i popoli.

            Per fornire strumenti specifici di conoscenza e occasioni di confronto inerenti la pratica didattica dei laboratori con le fonti e le memorie del primo conflitto mondiale, si propone un percorso di formazione per docenti introdotto da Antonio Brusa (docente di Didattica della storia, Università di Bari) sulla Didattica della guerra. A seguire si alterneranno incontri di contenuto storico e di metodologia didattica sui temi della memoria pubblica e della memoria privata; sulle fonti cartacee e digitali e sul loro uso didattico; sulla scultura monumentale degli anni Venti e Trenta e sulla lettura e i significati delle opere memoriali e celebrative.

            Il corso è gratuito e aperto agli insegnanti di tutte le scuole di ogni ordine e grado e a quanti fossero interessati a patecipare. Per l’iscrizione, inviare l’allegata scheda compilata all’indirizzo ist.storia@comune.mantova.gov.it

            L’Istituto mantovano di storia contemporanea metterà a disposizione degli insegnanti, che successivamente aderiranno con le proprie classi al progetto, la consulenza dello staff di coordinamento del progetto didattico e, dove necessario, il supporto degli studiosi che stanno realizzando le ricerche, oltre alla documentazione reperita e a quella depositata nell’archivio.

Programma

Venerdì 18 settembre, sala delle colonne del Centro Culturale Baratta, h. 16,30-18,30

Antonio Brusa (Università di Bari) La didattica della guerra

lunedì 28 settembre, sala delle colonne del Centro Culturale Baratta, h. 16,30-18,30

Federico Croci: (Università di Genova) Parole in trincea. La memoria della Grande Guerra nelle testimonianze scritte dei soldati

Giancorrado Barozzi (Istituto mantovano di storia contemporanea): La grande guerra e la piccola storia. Proposte di lettura di testi anonimi

giovedì 15 ottobre, sala delle vedute della Biblioteca Teresiana, h. 16.30 -18.30

Enrico Manera (Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea): La Grande Guerra in rete. Metodo e risorse on line per la ricerca storica

giovedì 22 ottobre, sala didattica dell’Archivio di Stato di Mantova, h. 16.30 – 18.30

Franca Maestrini (Archivio di Stato di Mantova): Fonti e risorse sulla Grande Guerra presso l’Archivio di Stato di Mantova

Maria Rita Bruschi (Istituto mantovano di storia contemporanea): A scuola di storia negli archivi comunali

giovedì 29 ottobre, sala delle vedute della Biblioteca Teresiana, h. 16.30 -18.30

Paolo Sacchini (Università di Parma): Memorie di guerra. I monumenti ai caduti della Prima Guerra mondiale

giovedì 5 novembre, sala delle vedute della Biblioteca Teresiana, h. 16.30 -18.30

Tiziana Gozzi (Istituto mantovano di storia contemporanea): Il monumento racconta

Marida Brignani (Istituto mantovano di storia contemporanea): Proposte ed esperienze di laboratorio

 

L’Istituto mantovano di storia contemporanea, quale agenzia formativa accreditata presso il MIUR, rilascerà ai docenti partecipanti regolare attestazione di frequenza e il corso potrà essere riconosciuto ai sensi dell’art. 66 del CCNL.