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Ebook dei sogni… oppure… il sogno degli eBook?

Abstract

L’intervento tratta il problema dei libri scolastici su supporto digitale. Qual è lo stato del dibattito e qual è il quadro normativo di riferimento? Come è possibile definire sinteticamente gli eBook di testo? Come possono essere impiegati produttivamente nelle situazioni didattiche più frequenti? Come si modifica – almeno in prospettiva – il profilo professionale degli insegnanti?

Per quel che riguarda il quadro normativo, vengono ripercorse le vicende dei libri elettronici a scuola: dal “libretto” con espansioni teorizzato dal ministro Profumo, al decreto-istruzione dell’autunno 2013, passando per l’emendamento che introduce nella scuola la possibilità di non adottare in modo tradizionale e per l’ambiguità dell’attuale normativa, che assegna ai dipartimenti delle scuola compiti poco chiari per la realizzazione di materiali digitali, da rilasciare senza copyright e su una piattaforma di distribuzione di cui si sa molto poco, con ampi rischi di banalizzazione e di forzature professionali in nome di un’innovazione che tende a proporsi come “pensiero pedagogico unico”.

Marco Guastavigna – estratto n. 1 della relazione sui libri scolastici digitali

L’intervento, poi, distingue con forza tra eBook ed eBook di testo, ricordando che al secondo sono assegnati importanti compiti di mediazione didattica e ricorda che, nella storia della scuola italiana, i libri scolastici non hanno avuto soltanto una funzione autoritaria e di accentramento e indottrinamento culturale – come il libro unico per le elementari del periodo fascista – ma anche una funzione di garanzia, di “implementazione” di percorsi culturali e di alfabetizzazione uguali per tutti i cittadini del Regno d’Italia prima e della Repubblica poi.

Marco Guastavigna – estratto n. 2 della relazione sui libri scolastici digitali

Ancora a proposito del libro di testo, si sottolinea come questo – tradizionale o digitale – debba essere concepito, in una prospettiva democratica e inclusiva, come una narrazione o un’esposizione fondata su canoni socio-culturali condivisi, sull’autorevolezza degli autori e delle fonti, sulla comprensibilità e sostenibilità da parte dei fruitori, in particolare in quanto documento di studio e per l’apprendimento.

Marco Guastavigna – estratto n. 3 della relazione sui libri scolastici digitali

Si richiama incidentalmente la natura di “merce” del libro e si sostiene che la difficoltà principale è la mancata definizione di un modello economico che garantisca il profitto alle aziende e la retribuzione di coloro che partecipano alla filiera produttiva digitale.

Infine sono elencate le situazioni didattiche tipiche della scuola italiana così com’è e le si incrocia con i potenziali valori aggiunti della dimensione digitale assunta dalla conoscenza, come riportato nella tabella seguente, alla ricerca di criteri per individuare in modo chiaro e analitico le caratteristiche possedute dai prodotti in circolazione o auspicabili in prospettiva.

Marco Guastavigna – estratto n. 4 della relazione sui libri scolastici digitali

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Marco Guastavigna – estratto n. 5 della relazione sui libri scolastici digitali

In conclusione, si richiama alla consapevolezza che l’introduzione di nuovi strumenti ha ripercussioni molto vaste sul profilo professionale degli insegnanti, sul piano individuale e collettivo.

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Dati articolo

Autore:
Titolo: Ebook dei sogni… oppure… il sogno degli eBook?
DOI: 10.12977/nov53
Parole chiave:
Numero della rivista: n. 3, dicembre 2014
ISSN: ISSN 2283-6837

Come citarlo:
, Ebook dei sogni… oppure… il sogno degli eBook?, Novecento.org, n. 3, 2014. DOI: 10.12977/nov53

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