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Il razzismo di Stato nel Reich tedesco e nel Regno d’Italia: gli apporti delle ideologie del colonialismo europeo e delle scienze biologiche

Posted by Luigi Benevelli | Mar 30, 2016 | Storia pubblica |

Riflessione sul razzismo di stato nel Reich tedesco e nell’Italia fascista e sul modo in cui la loro capacità di condizionamento si sia protratta ben oltre il termine del secondo conflitto mondiale

Luigi Benevelli

Luigi Benevelli, medico psichiatra, vive a Mantova; è socio della Società italiana di psichiatria, della Società italiana di antropologia medica e dell’Istituto di storia contemporanea di Mantova. Dal 2013 è presidente dell’ANPI provinciale. Ha lavorato nei servizi pubblici di assistenza psichiatrica operando per il superamento dei manicomi e la costruzione dei servizi di salute mentale di comunità. Deputato della Repubblica nella IX e nella X legislatura, si è occupato in particolare dei problemi della attuazione della riforma psichiatrica, della riforma dell'assistenza, del tema delle tossicodipendenze, delle questioni di bioetica connessi alla tutela della salute mentale . Pubblicista, è autore di pubblicazioni scientifiche, di studi e di interventi sulla stampa e in numerosi convegni a livello nazionale. Tra le sue più recenti pubblicazioni, Fra collaborazionismo e antifascismo: la vita quotidiana dell’Ospedale psichiatrico di Mantova al tempo della seconda guerra mondiale, Mantova, 2004; Medici che uccisero i loro pazienti, Mantova 2005; Donne in manicomio, Mantova, 2008; La psichiatria coloniale italiana negli anni dell’Impero, Lecce, 2010; (con Francesca Baraldi) Figlie e figli di nessuno, l’infanzia degli illegittimi e degli esposti a Mantova dal Regno alla Repubblica, Castiglione delle Stiviere (Mn), 2014.